Tutti i settori si sviluppano nella parte bassa della frana, fatta eccezione per alcuni sassi isolati che si trovano risalendo il versante.
L’ambiente è di tipo montano, in alcune aree impervio ma molto affascinante. Su tutta l’area si gode di una vista emozionante dei pilastri del Monte Foresta, e nei due settori più a sud di un affaccio privilegiato sulla valle del Volturno.
Tutti i massi scalabili sono stati generati dal distacco di una frana sul versante est del Monte Foresta.
La roccia è un calcare di colore grigio, grigio-scuro, generalmente molto compatto che offre un’arrampicata tecnica prevalentemente su tacche e svase.
I passaggi sono molto vari, richiedono spesso una buona forza di dita, ma non mancano compressioni, tallonaggi e movimenti dinamici.
Le linee più entusiasmanti passano per alti muri strapiombanti o severi movimenti iniziali.
Trattandosi di una frana gli atterraggi non sono sempre comodi, pur essendo stati aggiustati talvolta bisogna fare attenzione.
Il periodo migliore per scalare è l’inverno. Il sole arriva nella tarda mattinata e illumina i blocchi fino a sera. Nonostante la natura calcarea e montana della zona, è molto facile trovare condizioni di aderenza ottime, poiché tutti i massi sono al sole e il letto di detriti su cui sono adagiati li mantiene sempre asciutti e arieggiati. Si scala bene anche in tardo autunno e primavera fino ad aprile. Scegliendo i massi giusti e le ore più congeniali si può scalare anche fuori stagione tuttavia la vegetazione rigogliosa ne rende difficile l’avvicinamento e la frequentazione.
Da evitare i sassi vicino agli alberi durante il periodo delle processionarie.
Description
History
L'area è stata scoperta nel 2015 da Federico Di Cosmo e valorizzata con l'aiuto di altri climber locali.