Description

🚶‍♂️ 12-18' - ⛰️ 530-580 MSL - 🧭 S / SE / E
☀️ Almost all day, some walls are shaded in the afternoon / Quasi tutto il giorno, alcune pareti in ombra nel pomeriggio

🇬🇧/🇺🇸
The Cingoli climbing area, nestled in the scenic hills of Marche within Macerata province, is widely regarded as the premier crag in the region. This crag attracts climbers from across Italy and beyond, thanks to its variety and the stunning quality of its limestone walls.
Cingoli offers an impressive selection of 90 routes, catering to climbers of different skill levels, from grades 4 up to 8b. The lines are spread across a mix of slightly overhanging faces and more intense overhangs, some of which feature chipped holds on the tougher routes.
While the routes are relatively short, they demand a high degree of technical skill, along with solid finger strength and power endurance.
The crag is best suited for climbing in the winter due to its south and southeast orientation, which keeps it bathed in sunlight. In the cooler months of autumn and spring, afternoons can still offer favourable conditions, but the heat of summer makes climbing here less enjoyable.
The approach to Cingoli is straightforward, taking around 15 minutes along a well-marked path. Once you reach the base, you’ll find it comfortable and spacious, making it a good spot for groups or a family-friendly outing. The routes are well-protected.

A visit to Cingoli isn't complete without exploring the Grotte di Frasassi, one of Italy's most spectacular natural wonders. These incredible limestone caves feature expansive caverns, intricate stalactite formations, and a unique underground pathway. It's a perfect way to round out a climbing trip with a touch of exploration and adventure.
With its stunning scenery, range of climbs, and convenient approach, Cingoli is an essential destination for climbers exploring central Italy.

🇮🇹
La falesia di Cingoli, situata tra le colline delle Marche nella provincia di Macerata, è considerata la falesia più importante della regione. Questo luogo attira scalatori da tutta Italia e anche dall'estero, grazie alla varietà e all’eccellente qualità delle sue pareti di calcare.
Cingoli offre una selezione di 90 vie, adatte a scalatori di vari livelli, con gradi che vanno dal 4 fino all’8b. Le linee si distribuiscono su un mix di pareti leggermente strapiombanti e strapiombi più intensi, alcuni dei quali presentano prese scavate sulle vie più impegnative. Sebbene le vie non siano particolarmente lunghe, richiedono un alto livello di abilità tecnica, insieme a una buona forza delle dita e resistenza alla forza.
La falesia è ideale per l'arrampicata invernale grazie alla sua esposizione a sud e sud-est, che la mantiene sempre soleggiata. Nei mesi più freschi di autunno e primavera, i pomeriggi offrono ancora condizioni favorevoli, ma il caldo dell’estate rende meno piacevole l'arrampicata in quest’area.
L’accesso a Cingoli è semplice, con un sentiero ben segnalato che richiede circa 15 minuti. Una volta raggiunta la base, si trova uno spazio confortevole e ampio, ideale per gruppi o per una giornata in famiglia. Le vie sono ben protette.

Una visita a Cingoli non è completa senza l’esplorazione delle Grotte di Frasassi, una delle meraviglie naturali più spettacolari d’Italia. Queste incredibili grotte di calcare ospitano ampie cavità, intricate formazioni di stalattiti e un suggestivo percorso sotterraneo. È il modo perfetto per arricchire una giornata di arrampicata con un tocco di esplorazione e avventura.
Con il suo splendido paesaggio, l’ampia varietà di vie e un approccio comodo, Cingoli è una meta imperdibile per gli arrampicatori che esplorano l’Italia centrale.

History

🇬🇧/🇺🇸
Cingoli was discovered in the 90s, by the CAI of San Severino and Jesi. Difficulties arose thanks to the effort of Paolo Pieralisi and Marco Pieroni in the following years.
Finally the last contribution was given by Roberto Fantozzi and Enrico Porcarelli, who set up the last natural routes of Cingoli.

🇮🇹
Cingoli fu scoperta negli anni '90 dal CAI di San Severino e Jesi. Le vie di alta difficoltà sono aumentate negli anni successivi grazie all'impegno di Paolo Pieralisi e Marco Pieroni.
Infine, l'ultimo contributo fu dato da Roberto Fantozzi ed Enrico Porcarelli, che hanno attrezzato le ultime vie naturali di Cingoli.